La storia di Canzano può essere ripercorsa anche attraverso la storia delle famiglie, notabili e rurali, di professionisti e di contadini, che nei secoli hanno regolato l'economia e la vita politica, condizionato i mestieri e le attivîtà, dettato Io sviluppo urbanistico e determinato l'evoluzione sociale e culturale del paese.
La mostra, promossa in occasione del restauro dei sotterranei di Palazzo De Berardinis - Sale delle Volte - si concentra su alcune delle famiglie più antiche che hanno segnato la storia di Canzano a partire dal XVII secolo, ancora presenti in paese con alcuni degli ultimi eredi.
In ciascuna rintracciamo canonici e pievani, militari e patrioti, magistrati e notai, farmacisti, medici, geodeti, amministratori; personalità di spicco, autorevoli e spesso autoritarie in grado di condizionare la vita della comunità.
Abbiamo voluto dedicare ad esse un ricordo, al Primo piano e nelle Sale delle Volte del Palazzo, ripercorrendone la storia o proponendo dei documenti di particolare interesse accompagnati da foto degli album di famiglia.
Possiamo fare riferimento per questo periodo storico anche a un’importante documentazione (catasti, arti notarili, registri parrocchiali, ecc.), in parte nota e in parte recentemente ritrovata grazie al lavoro di recupero e conservazione promosso dal Comune di Canzano e alla generosità dei discendenti, che hanno dato accesso ai loro archivi privati.
Per altro verso la mostra propone i primi risultati di una ricerca sulle fonti orali, basata sulla raccolta di testimonianze presso gli attuali abitanti, completando ??sì il quadro della documentazione con materiali multimediali audiovisivi, sonori e fotografici, o con documenti cartacei più recenti, ma non meno importanti per la definizîone di un quadro complessivo che includa anche le vicende del XX secolo, denso di radicali trasformazioni socio-economiche.
Scopriamo così nelle Sale delle Volte, nel seminterrato del palazzo, un universo di famiglie rurali, disseminate nelle contrade e nelle case sparse, che hanno costruito nei secoli l’articolata storia quotidiana del territorio attraverso le loro competenze artigianali e agricole, le usanze, i saperi e i sistemi di pensiero, spesso antagonisti, più frequentemente complementari a quelli delle famiglie padronali dalle quali dipendevano.
La mostra é il frutto della partecipazione convinta di tanti cittadini, che hanno risposto all'invito dell'Amministrazione Comunale contribuendo a fare dell' iniziativa un momento importante nel processo di ricostruzione dell’identità storico-sociale di Canzano.
In questa direzione si spinge la volontà di proporre non solo una valorizzazione del patrimonio documentale che il Comune e la comunità civile di Canzano conservano, ma anche un racconto più intimo della dimensione familiare, un tragitto esplorativo nella memoria domestica dal XVII secolo ?no alla seconda metà del XX.
La storia della famiglia rappresenta infatti un luogo di incontro naturale fra i saperi individuali trasmessi all'interno del nucleo familiare e le conoscenze condivise da un determinato gruppo sociale: le abilità artigianali legate all'arte del ricamo, tramandate nei secoli di madre in ?glia e tuttora vive e attive; il ricordo degli antenati, con il bagaglio di valori, conoscenze e beni materiali veicolati di generazione in generazione; i racconti sugli eventi fondativi per la comunità, come la leggenda dell'apparizione della Madonna dell'Alno e i miracoli ad essa connessi; i riti “di passaggio" che scandiscono la vita delle famiglie, dalle nascite ai battesimi, dai matrimoni ai funerali; l‘educazione musicale e sociale promossa dalla banda cittadina, le cui melodie contrassegnano il paesaggio sonoro canzanese da un secolo e mezzo.
“Canzano si racconta" si propone dunque come un percorso narrativo propedeutico all’allestimento di un Museo dei saperi familiari, che accanto alla documentazione d'archivio consenta di esporre, negli spazi ampi e suggestivi di Palazzo De Berardinis, le testimonianze e gli oggetti di famiglia tramite installazioni multimediali e un uso evocative della rappresentazione fotografica, ma anche di mostrare l’impegno costante e attuale dell’Associazione "Ars et Labor" per tramandare l'arte del ricamo alle nuove generazioni.
tratto da: comune.canzano.te.it